Differenza tra un'ape operaia e l’ ape regina
Che differenza notiamo tra un'ape operaia e l’ ape regina?
Le differenze presenti tra le api operaie e l’ape regina sono tante.
L’ape regina è quasi il doppio dell’ape operaia in termini di grandezza e svolge la particolare funzione di depositare le uova e quindi rigenerare nuovamente l’alveare con nuove api. E inoltre ogni ape regina vive in media 5 anni rispetto ai 40 giorni che ha a disposizione l’ape operaia.
Quest’ultima in questi 40 giorni di vita ricopre invece diverse mansioni; a partire dall’essere spazzina, ovvero tenere pulita la casa e le celle nelle quali verrà depositato il miele, per poi diventare nutrice, con il compito di accudire la covata e nutrirla appunto, successivamente all’ape entrano in funzione le ghiandole ceripare e diventa la cosidetta ape ceraiola, occupandosi quindi di lavori di costruzione e riparazione. Passa ancora un altro ruolo, quello della guardiana utile alla difesa della comunità e infine diventa prima esploratrice, quindi atta a perlustrare le zone esterne all’arnia e indicare i luoghi esatti dove è presente il raccolto e dopo in ultimo diventa bottinatrice quindi sarà lei stessa ad andare a prelevare il nettare dai fiori per portarlo all’interno dell’alveare e trasformarlo in miele.
In media ogni arnia può arrivare a contenere più di 90.000 individui costituite da tre caste: l’ape regina che è unica per ogni arnia, le api operaie che sono in maggioranza e i fuchi che sono i maschi delle api.
Negli ultimi anni stanno un pò scomparendo le api e purtroppo c’è il pericolo che si estinguano.
Perché questo? Purtroppo sempre a causa dell’inquinamento. Noi uomini produciamo un sacco di inquinamento con le macchine, con i fumi delle industrie e cosi via. Per cui la terra sta soffrendo per questo. È come se fosse malata, e in natura il suo malessere lo possiamo proprio osservare dalla riduzione delle api. Dove ci sono api lì vuol dire che l’aria è buona da respirare e si sta bene. Spesso parlando di api sentiamo chiamarle come superorganismo ed è davvero cosi perché sono proprio loro a indicare la salute ambientale del nostro territorio. Più noi civilizziamo a nostro modo l’ambiente meno spazio daremo alla natura per continuare la sua opera.
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